Esquilino

La manifattura di Giovanni Trevisan detto Volpato

L'officina di Giovanni Trevisan detto "Volpato", celebre incisore e produttore di ceramica artistica attivo sullo scorcio del XVIII secolo, è documentata dalle fonti storiche e dalla privativa papale ottenuta nell’ottobre del 1786: con questo documento l'artista era autorizzato ad aprire una fabbrica per la produzione dei biscuit in via Urbana 152, ed era garantito per 15 anni a Roma e nell’intero Stato Pontificio contro eventuali concorrenti. Il negozio per il commercio dei prodotti era localizzato invece in via dei Greci, nella zona strategica vicina a Piazza di Spagna. Giovanni Volpato, amico di Canova, intimo di imperatori, zar e papi, per primo ideò il souvenir moderno, ovvero la riproduzione in miniatura di importanti opere antiche di scultura, oggetti che hanno fatto il giro del mondo nei bagagli dei viaggiatori del Grand Tour appassionati d’arte italiana.

Gli scavi archeologici tuttora in corso in via Urbana 152, effettuati per la realizzazione di un'autorimessa interrata, hanno permesso di mettere in luce alcuni ambienti della manifattura, dove il Volpato con l'aiuto dei figli realizzava le sue celebri ceramiche biscuit: la prima imitazione in terracotta della porcellana cinese, di cui il Volpato fu un precursore. Dalla prima analisi del materiale rinvenuto nello scavo, consistente in circa diecimila reperti, è possibile individuare un campione significativo di quelle che furono le produzioni della manifattura Volpato nella sua prima fase, circoscrivibile all’ultimo quindicennio del XVIII secolo: tra i vasi, destinati agli usi più diversi, sono di particolare rilievo i famosi dessert, veri e propri allestimenti scenografici costituiti da piccole riproduzioni di gruppi sculturei e oggetti di età romana, destinati ad adornare le tavole dei nobili, appositamente imbandite per consumare dolci e dessert (da cui il nome). Fino ad ora i manufatti associabili con certezza alla produzione Volpato erano noti da pochissimi esemplari, poichè l’uso di marcare i prodotti era molto limitato, come è attestato anche dai materiali rinvenuti, tra i quali meno di una decina di frammenti presentano il marchio a stampo. Accanto alla produzione dei servizi da tavola, alcuni stampi e alcuni frammenti documentano un campione della produzione di statuette a tutto tondo che sembrano costituire il prodotto più noto e più pregiato della bottega di Giovanni Volpato, probabilmente abbandonato alla sua morte. Il rapido successo e l'elevata qualità dei pezzi prodotti da Volpato furono pubblicizzati sul Times di Londra già nel 1786, mentre già circolava un dettagliato catalogo degli oggetti prodotti dalla fabbrica e dei loro rispettivi prezzi, del quale si conserva un esemplare in francese al Victoria and Albert Musem of London.