Esquilino

La chiesa di S. Agata dei Goti

Le fonti raccontano di una chiesa dedicata a Sant'Agata fra le più antiche diaconie di Roma, già dal IV secolo. Dopo la presa di Roma da parte dei Goti di Alarico nel 410 d.C., la chiesa fu da essi consacrata al culto ariano; qualche anno più tardi Flavio Ricimero, anch'egli di fede ariana, console dell'Impero Romano d'Occidente nel 459 d.C., la fece adornare di magnifici mosaici, purtroppo andati perduti nel 1589 ed ora testimoniati solo da un disegno a colori conservato nella Biblioteca Vaticana. Nel 593 la chiesa fu riconsacrata al cattolicesimo per volontà di Papa Gregorio Magno, e venne ribattezzata, come leggiamo dalle fonti, con il nome di Sant'Agata de Caballo, poichè sorgeva in cima alla dicesa verso la Suburra dal "Monte Cavallo", come veniva chiamato il colle Quirinale. All'interno della chiesa si conserva ancora oggi un magnifico ciborio di scuola cosmatesca, appartenente alla famosissima tradizione artistica romana inaugurata dalla famiglia dei Cosmati, che tra XI e XII secolo operarono a Roma decorando pavimenti, colonnine, cibori con pregevoli decorazioni in mosaico policromo che innovarono la tradizione antica dell'opus sectile.

Durante il Medioevo, la chiesa cadde in rovina fino agli imponenti restauri del 1633, durante i quali il catino absidale, prima decorato con i preziosi mosaici di Ricimero ed ora crollato, fu ricostruito e decorato da un affresco di Paolo Gismondi; L'intervento più tardo, il rifacimento della facciata, risale al 1729.