Esquilino

L’Acquario Romano

L'edificio che sorge al centro di Piazza Manfredo Fanti nacque nel 1885 ad opera di Ettore Bernich. Nelle intenzioni, la struttura era destinata a rappresentare un originale luogo di ritrovo per la borghesia che avrebbe abitato il quartiere, ed avrebbe dovuto ospitare un acquario ed uno stabilimento di piscicoltura. La bizzarra idea si deve all'esperto di piscicoltura Pietro Garganico, che immaginava il luogo come un vero polo scientifico sperimentale, in linea con le teorie propugnate da Quintino Sella, che prospettava per la neonata capitale lo sviluppo di iniziative volte a migliorare la società attraverso l'istruzione e lo sviluppo di iniziative imprenditoriali private. L'Acquario Romano nasceva dunque con finalità allo stesso tempo commerciali-imprenditoriali e didattico-divulgative, che si sarebbero dovute fondere con una gestione mista da parte di Stato e privati.

Nel progetto iniziale, gran parte dell'attuale Piazza Fanti era occupata da un laghetto artificiale che inglobava anche i resti delle mura serviane, utilizzati secondo il gusto dell'epoca come elemento di arredo monumentale, che accentuava il carattere romantico e pittoresco che si voleva dare al luogo. L'edificio principale, che oggi ospita la Casa dell'Architettura, ricorda il tema marino nella decorazione architettonica così come negli interni, ed era destinato ad ospitare le vasche dell'acquario e alcune delle strutture dell'impianto di piscicoltura.

Sfumato il progetto, a partire dal 1892 si succedettero i tentativi di convertire la struttura ad usi alternativi, sfociati solo nell'uso temporaneo dei locali per rappresentazioni teatrali, mostre, esposizioni, convegni. Nel primo Novecento, finalmente, la struttura trovò un pò di stabilità e venne usata per alcuni anni come Cinema e Teatro: gradualmente, venne però declassato a deposito per gli scenari del Tatro dell'Opera. Intere generazioni di abitanti dell’Esquilino e di visitatori di passaggio hanno subito il fascino di questo luogo, attratti dal mistero di un edificio dalle strane forme e dal nome incomprensibile e di un laghetto racchiuso fra i palazzi umbertini. Nel 1985, finalmente, vennero avviati radicali restauri di tutta la struttura. La nuova vita dell'Acquario romano è stata a lungo costellata di eventi sporadici: la sua struttura anomala lo ha reso sede ideale per manifestazioni culturali, laboratori, mostre, che talvolta sono riuscite a valorizzare lo spazio ellittico e la luminosità del salone monumentale. Negli ultimi anni lo spazio è divenuto sede dell'Ordine degli Architetti di Roma, e nella sua nuova veste di "Casa dell'Architettura" è spesso destinato a centro espositivo per l'architettura contemporanea: questo originale monumento, dopo più di un secolo di vita irrequieta, ha acquisito finalmente un ruolo stabile nel quartiere.